Risultati: minor rischio di parto pretermine e di basso peso alla nascita. Quali sono le dosi raccomandate?

L’aggiornamento di questo vecchio studio datato 2006 è stato pubblicato il 15 Novembre 2018 (Middleton P. et al, 2018)
E’ stato dimostato infatti come l‘assunzione di acidi grassi polinsaturi a lunga catena (LC-PUFA) della famiglia Omega-3 [ l’acido ei-cosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesanoico (DHA) ] assunti durante la gravidanza come integratori o con dieta alimentare (alcuni tipi di pesce), migliorano la salute del neonato.
In che modo? Scopriamolo insieme dopo una piccola parentesi introduttiva 😉
Gli Omega 3: cosa sono e perchè sono importanti in gravidanza

Perchè si chiamano essenziali?
Poiché lo sviluppo neurocognitivo avviene soprattutto nel 3° trimestre, è in questo periodo che la madre ha più bisogno di questi nutrienti – Linee guida Sigo
Dove sono contenuti?

E’ inoltre un precursore delle prostaglandine, leucotrieni e trombossani, responsabili della regolazione del flusso utero‑placentare.
Dalle raccomandazioni italiane

- esclusivamente vegetariana o vegana – hai letto il post Alimentazione vegana in gravidanza: le linee guida?
- con inadeguato apporto di pesce.
Lo studio

Agosto 2018, dall’analisi delle prove sono saltati fuori 70 studi randomizzati controllati implicando 19,927 donne.
I gruppi di controllo erano così distinti:
- donne che ricevettero Omega 3 LC -PUFA
- coloro che ricevettoro placebo (quindi senza contenuto degli acidi grassi) o nessun Omega 3.
Alcuni studi inclusero donne con rischio di parto pretermine.
Risultati
L’incidenza di parto pretermine (prima della 34esima che 37esima settimana di gestazione) era più basso nelle donne che ricevevano omega-3 LCPUFA comparato con le donne che non ricevettero nulla.
Nel primo gruppo si evidenziò pure un numero minore di neonati con basso peso alla nascita.
E’ possibile comunque che l’assunzione degli Omega 3 aumenti l’incidenza delle gravidanze oltre la 42 esima settimana sebbene non ci siano differenze identificate nell’induzione del travaglio di parto.
Fu più basso anche il rischio di ammissione del neonato in terapia intensiva.
E le madri?
Nessuna differenza tra i due gruppi per outcomes avversi o depressione postpartum.
A quale conclusione si giunse pertanto?

L’incremento di omega-3 LCPUFA assunti durante la gravidanza, come integratore o alimenti, può ridurre l’incidenza di
- parto pretermine (prima di 37 e di 34 settimane)
- neonato con basso peso alla nascita
Come accenanto sopra, è probabile che le donne che assumono questi acidi grassi possono avere più probabilità di gravidanza post termine.
Pertanto, serviranno ulteriori studi a chiarire questo.
Se vuoi invece conoscere l’importanza degli Omega 3 durante l’allattamento ti basta leggere il seguente post: Allattamento al seno e nutrizione materna.
Alla prossima Review 🙂
Marie C
Ps Ti ricordo che sul blog sono presenti altri articoli sull’alimentazione in gravidanza (clicca sulla foto), quali:
References
https://www.cochrane.org/CD003402/PREG_omega-3-fatty-acid-addition-duringpregnancy?fbclid=IwAR16NMaPNILtbG09MkBiBy2jsfwE9V5k8JyaW_e0T2ZHOIpmZYvPvzLrsuY
Fai clic per accedere a LG_NutrizioneinGravidanza.pdf
Fai clic per accedere a ruolodegliacidi.pdf

Ostetrica e Blogger.
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