«L’indispensabile risposta fisiologica è il movimento»
Libro di Marzo Pro-muovere il parto. La postura come procedura nel travaglio e nel parto.

Editore Carocci (1 maggio 2014)
Autori: A. Regalia, S. Fumagalli, E. Nelli, A. Nespoli, L. Usuelli
Stelline ★★★★★
Ho acquistato il libro (su Amazon) tanti anni fa e, rileggendolo, non ho cambiato la mia opinione positiva in merito.
Così, ne ho scritto una recensione sul perchè merita di far parte della rosa dei #libridaleggere per un’ostetrica (secondo me naturalmente) 😉
Il titolo, per il contenuto che tratta, colpisce subito per l’originalità:
Pro-muovere il parto
La ‘fusione’ dei due verbi in un unico concetto anticipa infatti il contenuto del libro e le aspettative che esso crea.
Si tratta di un manuale pratico assistenziale. Le informazioni sono sintetiche e facilmente memorizzabili.
Conta solo 119 pagine ma è dettagliatamente conciso e non dispersivo.
Di cosa parla?
Dell’importanza del movimento durante il travaglio di parto e delle possibili posizioni da poter fare assumere alla donna durante il primo o il secondo stadio.
Non solo per il sollievo dal dolore, bensì, pure per correggere le disfunzioni del travaglio attraverso la postura.
Il tutto è documentato da evidenze scientifiche e descritto in maniera minuziosa.
Non mancano pure i riferimenti alla fisiologia importanti per comprendere pienamente tutto il concetto che ruota intorno alla posizione.
Come riportato dal libro:
Le posizioni proposte sono l’espressione dell’applicazione dei principi di anatomia, chinesiologia e meccanica del corpo al fine di ottimizzare le relazioni tra fattori separati ma interdipendenti, come la forma pelvica, la postura materna, la posizione e l’atteggiamento fetale, l’attività uterina e la forza di gravità.
Per ogni ogni posizione, è presente
- figura esplicativa
- descrizione
- gli effetti produce
- quando usarla e quando no
Un esempio?
Parliamo della posizione eretta.

La donna può stare in piedi, appoggiata al partner, al tavolo o ad un letto.
Gli effetti?
Eccone alcuni:
- sfutta la forza di gravità
- aumenta le dimensioni dell’ingresso pelvico
- rende le contrazioni meno dolorose
- riduce la pressione della parte presentata sul sacro e quindi percepisce meno dolore
Quando usarla?
- nel primo e nel secondo stadio
- in caso di rallentamento del travaglio
- per il dolore lombare
- asinclitismo
Quando NON usarla?
In caso di percezione di maggior dolore in questa posizione o di parto imminente (e l’ostetrica non può assistere il parto così).
Naturalmente, la scelta di una posizione comporta pure un’accurata conoscenza/diagnosi della posizione fetale nel canale da parto durante il travaglio.
Perchè mi è piaciuto?
Nella pratica clinica è un manuale che può fare la differenza.

E poi è piccolo, pratico, da poter portare sempre con sè in sala parto.
Mi piace perchè mi riporta al concetto di arte ostetrica e di come praticarla, dal punto di vista delle posizioni e del movimento.
Anche il modo di correggere le posizioni, di combinare i movimenti, ci avvicina di più alla donna rendendo il supporto più umano, meno tecnologico.
Le restituiamo la libertà di movimento con la scelta personale della posizione più antalgica.
Conclusioni
Da ostetrica, si è capito che lo consiglio? 😉
Le ultime linee guida OMS promuovono il movimento durante il parto e un’assistenza ostetrica che mira a questo costituisce garanzia di un miglior esito in travaglio sia per la madre che per il feto.
E questo libro, care colleghe, in tal senso, può esserci d’aiuto.
Al prossimo mese con la Book Review
Marie C

Ostetrica e Blogger.
L’informazione supportata dalle evidenze scientifiche consente la scelta informata e consapevole della Donna.