News: l’OMS pubblica le nuove linee guida Intrapartum care. Tra le novità, discusso l’indice standard della dilatazione cervicale.

Sono state pubblicate le nuove raccomandazioni dell’OMS per un’assistenza positiva al travaglio e al parto.
Quali sono le novità? Scoprile qui di seguito! 🙂
Secondo l’ultimo report WHO, Making childbirth a positive experience, in tutto il mondo 140 milioni di donne partoriscono ogni anno.
Nonostante si conosca molto la gestione clinica del travaglio e del parto, durante gli ultimi anni si è prestata sempre meno l’attenzione a ciò che va oltre l’aspetto clinico.
E cioè? A tutti quegli elementi che dovrebbero far sentire le donne sicure e positive riguardo all’esperienza parto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emesso a tal proposito le nuove raccomandazioni per stabiilire gli standard globali di assistenza per la salute della gravida e la riduzione di procedure assistenziali non necessari.
Il The UN Global Strategy for Women’s e il Children’s and Adolescents’ Health cercano di garantire non solo la sopravvivenza della donna (alle complicanze da parto che possono insorgere) ma desiderano ottenere il massimo dal parto in questione di salute e benessere.
Ecco perchè le nuove linee guida includono non solo gli aspetti clinici per un travaglio e un parto sicuro ma elementi di assistenza che affrontano i bisogni psichici ed emozionali delle donne.
Si parla infatti di «woman-centred philosophy» che mette appunto al centro dell’assistenza la donna e i suoi diritti umani.
Queste raccomandazioni che includono 56 evidence-based hanno dimostrato di avere un impatto positivo sull’esperienza di parto.

Come?

Lasciando alla donna il diritto e la possibilità di scegliere durante l’assistenza:
- il compagno che vuole durante il travaglio
- il management per la gestione del dolore
- libertà di movimento durante il travaglio
- le posizioni libere durante il parto
Il tutto garantendo:
- rispetto e comunicazione tra la gravida e i professionisti della salute
- privacy e riservatezza
Quali sono le novità delle linee guida?
«Ogni travaglio è unico e progredisce a ritmi differenti»

Le nuove raccomandazioni WHO riconoscono che ogni travaglio/parto è unico e che la durata del primo stadio del travaglio attivo varia di donna in donna.
Per le primipare in genere esso non dura oltre le 12 ore. Di conseguenza, i travagli non si prolungano oltre le 10 ore.
Per ridurre al minimo la medicalizzazione, le linee guida WHO dichiarano che il precedente standard per la dilatazione cervicale di un 1 cm/ora durante la fase attiva del travaglio (come valutato dal partogramma) potrebbe essere poco realistico per alcune donne ed impreciso nell’identificare quelle a rischio di outcomes avversi durante il parto. Considerare la soglia di 1cm/ora è inaccurato, insomma.
Le linee guida enfatizzano che una dilatazione cervicale più lenta (come unico indice) non deve essere un’indicazione di routine per accelerare il travaglio ed espletare il parto.
«Assistenza di alta qualità per tutte le donne»

Le nuove raccomandazioni puntano a migliorare l’assistenza della donna durante il parto affinchè il tasso di mortalità diminuisca.
Infatti, circa 830 donne muoiono ogni giorno a causa di complicanze legate alla gravidanza o al parto in tutto il mondo e la maggior parte potrebbe essere evitata migliorando le cure assistenziali.
La mancanza di rispetto e un’assistenza non dignitosa è presente in molte strutture sanitarie violandone i diritti umani. E’ compito pertanto dell’operatore sanitario controllare il ”processo nascita” affinchè questo sia naturale e senza interferenze, soprattutto se le condizioni della madre e del bambino sono buone.
Per raggiungere i migliori outcomes fisici, psicologici ed emozionali per madre e neonato è richiesto un modello di assistenza di qualità che si focalizza su entrambi.
Alla base ci sta sempre l’informazione e la consapevolezza. La donna va infatti informata sulla durata del travaglio e del parto, sulla possibilità di insorgenza di rischi che richiedono monitoraggio e medicalizzazione.
Anche quando gli interventi sono necessari e voluti, la donna desidera mantenere uno stato di realizzazione e di controllo nel prendere le decisioni e questo le deve essere garantito.
Ecco perchè ritorniamo sempre a parlare dell‘importanza della comunicazione. A proposito, hai letto il mio ultimo post in merito? Eccolo 😀
L’importanza del linguaggio durante il parto.
Per chi volesse invece consultare le linee guida in inglese ecco il link: WHO recommendations: intrapartum care for a positive childbirth experience
Sul blog invece è presente già tradotta la guida ostetrica con i punti salienti di queste ultime raccomandazioni.
Il parto secondo l’OMS: guida all’assistenza ostetrica
Concludendo
Secondo la Dr Princess Nothemba Simelela, WHO Assistant Director-General for Family, Women, Children and Adolescents «Un buon parto va oltre ad avere un bimbo sano» e noi non possiamo che essere d’accordo.
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E come sempre, alla prossima Review 🙂
Marie C.
References:
http://www.who.int/reproductivehealth/intrapartum-care/en/
http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2018/positive-childbirth-experience/en/
http://www.who.int/mediacentre/commentaries/2018/having-a-healthy-baby/en/

Ostetrica e Blogger.
L’informazione supportata dalle evidenze scientifiche consente la scelta informata e consapevole della Donna.
Gli articoli sono frutto di un lavoro che è soprattutto Amore, Virtù e Autorevolezza.
Le 56 nuove raccomandazioni OMS si trovano già tradotte sul sito svizzero http://www.nascerebene.ch
Grazie per averlo segnalato Delta, non lo sapevo 🙂
Marie