Uno studio recente dimostra che il consumo di probiotici in gravidanza può ridurre il rischio di preeclampsia e parto pretermine: scopriamo il perchè.

Secondo la definizione ufficiale di FAO e OMS, i probiotici sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”
Uno studio norvegese pubblicato sul BMJ Open journal, ha dimostrato come l’assunzione dei probiotici possa diminuire il rischio di queste patologie gravidiche.
Vari studi sostengono l’importanza dell’alimentazione materna che può influire significativamente sugli outcomes della gravidanza. Ad essa infatti sono collegati il diabete gestazionale, preeclampsia, depressione postpartum, asma infantile e anche parto pretermine.
Ecco perchè gli studiosi si sono concentrati sull’importanza dei probiotici per la salute umana.
E’ stato infatto dimostrato che l’utilizzo orale di essi possono cambiare la composizione della flora batterica vaginale che secondo una ricerca recentissima, Gennaio 2018, un’alterazione di essa può essere responsabile di parto prematuro.
Lo studio Norvegiese
Per questo studio invece i ricercatori hanno esaminato dati di oltre circa 37,000 gravidanze in Norvegia. Le donne gravide hanno provveduto a fornire informazioni sulla dieta e sull’anamnesi ostetrica includendo specifiche domande relative al loro consumo di 2 differenti tipi di latte ricco di probiotici. Entrambi i prodotti che contenevano il batterio Lactobacillus erano gli unici probiotici alimentari disponibili nei negozi del paese al tempo dello studio.
Approssimativamente il 25% delle donne riportarono il consumo di latte probiotico prima della loro gravidanza mentre un terzo delle donne beveva questi prodotti mentre erano incinte.
Le gravide che consumavano probiotici erano generalmente più mature, con status socio-econimico più alto e più educate.
Preeclampsia
Al 5% delle gravide (1851 donne) fu diagnostica la preeclampsia. Fu rilevato che l’assunzione di probiotici a fine gravidanza era associata a un rischio inferiore al 20% di preeclampsia rispetto alle donne che non avevano assunto probiotici ma non sono stati in grado di trovare alcuna associazione con assunzione prima/inizio della gravidanza e il rischio di preeclampsia.
Parto pretermine
Inoltre, l’assunzione di probiotici in gravidanza era associata a un minor rischio di parto prematuro, con un rischio inferiore dell’11% quando i probiotici venivano assunti all’inizio della gravidanza e un rischio inferiore del 27% di parto prematuro quando venivano consumati tardi in gravidanza.
Gli autori dello studio non hanno esaminato le ragioni alla base del rischio ridotto di preeclampsia e nascita pretermine, ma ipotizzano che l’assunzione di probiotici possa contribuire a ridurre l’infiammazione nel corpo.
Dove sono contenuti i probiotici?

Tra i probiotici più conosciuti troviamo i lactobacilli e i bifido-batteri. I probiotici sono presenti in alimenti fermentati come lo yogurt, il kefir, i crauti, il miso, il tempeh, il kombucha, i formaggi fermentati e il latticello, ma anche la pasta madre. I probiotici, inoltre, sono presenti in specifici integratori farmaceutici e erboristici, meglio noti come “fermenti lattici”.
Probiotici e neonato
I probiotici assunti in gravidanza apportano pure dei benefici al neonato dimezzando rischio di allergia nel piccolo come sottolinea il prof. Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria nell’articolo Probiotici: in gravidanza dimezzano rischio allergia nel neonato in Italia, colpito un bambino su quattro in età prescolare.
Buona lettura e alla prossima short review.
Marie C.
Sitografia:
www.mothering.com/articles/probiotics-during-pregnancy-may-lower-risk-of-common-complications/
https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/12989-probiotici-prebiotici-cosa-sono
https://bmcmedicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12916-017-0999-x
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4924192/
http://bmjopen.bmj.com/content/8/1/e018021
https://it.wikipedia.org/wiki/Probiotico

Ostetrica e Blogger.
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