News. Dopo i ’10 passi dell’OMS’ un nuovo documento di evidenze e pratica sull’allattamento al seno.

Se l’allattamento non esistesse e qualcuno lo scoprirebbe oggi meriterebbe un doppio premio Nobel, per la Medicina e l’Economia.
Keith Hansen, the World Bank,
- allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita
- introduzione di cibi complementari adeguati e sani (solidi) a 6 mesi continuando ad allattare sino a 2 anni di età o oltre.
La nuova guida esamina ciascuna delle azioni elencate nei 10 PASSI DELL’OMS (foto n 1) in modo da mettere insieme evidenze e pratica*:

*Evidenze della libreria Cochrane che ha pubblicato un articolo il 7 Novembre World Health Organization uses Cochrane evidence in breastfeeding guideline grazie al quale sono venuta a conoscenza della news.
Obiettivi e collegamenti utili
Si tratta piuttosto di un documento aggiuntivo a quelli già presenti, quali Essential newborn care course, Kangaroo mother care: a practical guide, Pregnancy, childbirth, postpartum and newborn care: a guide for essential practice e Standards for improving quality of maternal and newborn care in health facilities. Non li sostituisce.
L’OMS vuole pertanto fornire sia una visione globale sul breastfeeding che delle raccomandazioni evidence-informed sulla protezione, promozione e supporto all’allattamento al seno nelle strutture materno infantili.

Raccomandazioni
Supporto immediato per inizio e avvio l’allattamento
- Il precoce e continuo skin to skin tra madre e neonato dovrebbe essere facilitato e incoraggiato prima possibile dopo il parto (qualità dell’evidenza moderata)
- Tutte le madri dovrebbero essere supportate ad iniziare l’allattamento prima possibile, entro la prima ora dopo il parto (qualità dell’evidenza alta)
- Le mamme dovrebbero ricevere supporto pratico per consentire loro l’inizio e l’avvio dell’allattamento e gestire le più comuni difficoltà legate ad esso (qualità dell’evidenza moderata)
- Le madri dovrebbero essere istruite su come spremere il latte materno per mantenere la lattazione nei casi in cui sono separati dal loro neonato (qualità dell’evidenza molto bassa)
- Le strutture materno-infantili dovrebbero permettere a madre e neonato di restare insieme praticando il rooming in giorno e notte. Questo potrebbe essere non ‘applicabile’ nelle circostanze in cui il neonato necessita di cure mediche specializzate (qualità dell’evidenza moderata)
- Le madri dovrebbero essere supportate a praticare un’alimentazione ‘reattiva’ come parte di assistenza alla nutrizione (qualità dell’evidenza molto bassa)

Pratiche alimentari e bisogni aggiuntivi dell’infante
- Le donne dovrebbero essere scoraggiate dal dare cibi o bevande oltre il latte materno, a meno di un’indicazione medica (qualità dell’evidenza moderata)
- Le madri dovrebbero essere supportate a distinguere i bisogni dei propri neonati (quando nutrirli e consolarli). Sostenerle così nella capacità di riconoscere queste necessità ricorrendo a più opzioni, durante la permanenza nelle strutture materno infantili (qualità dell’evidenza alta)
- In caso di neonato pretermine impossibilitato all’allattamento immediato, la suzione ‘non nutritiva’ (come il ciuccio) e la stimolazione orale potrebbero essere benefici sino all’avvio del breastfeeding (qualità dell’evidenza bassa)

- Se il latte spremuto o altri alimenti sono medicalmente indicati per i neonati a termine, i metodi nutritivi come tazze, cucchiai o biberon potrebbero essere usati durante la loro permanenza in struttura (qualità dell’evidenza moderata)
- Quando il latte spremuto o altri alimenti sono medicalmente indicati per neonati pretermine, metodi alimentari come tazze o cucchiai sono preferibili all’alimentazione con biberon o tettarelle (qualità dell’evidenza moderata)
Ambienti e supporto
- Le strutture materno infantili dovrebbero provvedere a chiari protocolli scritti sull’allattamento comunicati periodicamente allo staff e ai genitori (qualità dell’evidenza molto bassa)
- Lo staff delle strutture sanitarie che provvedono ai servizi neonatali, incluso l’allattamento, dovrebbero avere sufficienti conoscenze, competenze e skills per supportare la donna ad allattare (qualità dell’evidenza molto bassa)
- Nelle strutture che provvedono all’antenatal care, le gravide e i loro familiari dovrebbero ricevere un counselling sui benefici e la gestione dell’allattamento (qualità dell’evidenza moderata)
- Come parte di protezione, promozione e supporto dell’allattamento, la dimissione dalle struttte materno-infantili dovrebbero essere pianificate e coordinate, cosicchè i genitori e i loro neonati possano avere accesso a sostegno continuo e ad assistenza appropriata (qualità dell’evidenza bassa).
Osservazioni e conclusioni
L’allattamento precoce ha i suoi benefici specie se favorito dallo skin to skin immediato che secondo l’OMS può avvenire dal secondo-terzo minuto dal parto, durante la valutazione, l’asciugatura e l’aspirazione (se necessaria) del neonato. Lo stesso andrebbe fatto in caso di neonato ammesso all’unità intensiva di assistenza neonatale.


Ostetrica e Blogger.
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