Parte II: Assistenza durante il travaglio
Aggiornato Gennaio 2019
Woman in labour – picture from web.
Come già chiarito dall’articolo precedente, parliamo di periodo prodromico o ( ‘latent stage of labour‘ ) quando
- ci sono contrazioni dolorose e
- c’è una modificazione della cervice che include appianamento e dilatazione sino a 4 cm [NICE 2017]
Fase prodromica: cosa prevede l’assistenza della donna in questa prima parte del travaglio?
Educazione
Essa consiste nel fornire informazioni durante il periodo prenatale a tutte le donne circa
- aspettative durante la fase latente del primo stadio
- come affrontano in genere il dolore
- come mettersi in contatto con il team di ostetriche
Inoltre, informarle su come:
- differenziare le contrazioni di Braxton Hick dalle contrazione di travaglio attivo;
- riconoscere frequenza e durata delle contrazioni;
- non confondere liquido amniotico ( e quindi rottura delle membrane) e perdite vaginali.
Secondo le NICE, per le donne a basso rischio, questa prima valutazione può essere fatta o tramite triage ‘telefonico’ eseguito dalle ostetriche oppure face to face’.
Dimensione emotiva della donna
Ne prime fasi o nel triage di valutazione del travaglio:
- chiedere alla donna come sta (desideri, aspettative o preoccupazioni)
- informarsi sui movimenti del bambino,
- come affronta il dolore che vive;
- cosa l’aspetta per l’assistenza;
- pianificare un piano di assistenza sia con lei che con il compagno/a di parto
Contrazioni dolorose ma non ancora in travaglio attivo
Se la donna ha contrazioni dolorose ma non è ancora in travaglio attivo:
- riconoscere che la sua esperienza di contrazioni dolorose (senza modificazioni cervicali) potrebbe far pensare se stessa come ‘in travaglio’ per propria definizione;
- offrire supporto e analgesia se necessario;
- incoraggiarla a rimanere a/o tornare a casa, a meno che questa condotta provochi angoscia.
Come affrontare il dolore in questa fase latente (o prodromica) del travaglio?
La condotta della partoriente nel corso del periodo prodromico è spesso dominata dall’ansia e dall’insofferenza, soprattutto quando la donna non è stata adeguatamente preparata al parto.
Il dolore della contrazione uterina in questo periodo è localizzato soprattutto all’area lombosacrale.
Sollievo dal dolore
Consigliare alla donna gli esercizi di respirazione, l’immersione in acqua e il massaggio.
Non sono consigliati aromaterapia, yoga o agopressione durante la fase latente ma se una donna vuole usare una di queste tecniche rispettare i suoi desideri.
Prima della conclusione, Commitee Opinion – ACOG Febbraio 2017
Lasciatemi condividere con voi un approfondimento dalla Commitee Opinion – ACOG Febbraio 2017 a proposito degli approcci per limitare gli interventi durante il travaglio e il parto.
In particolar modo, a proposito della fase latente del travaglio, studi osservazionali hanno trovato che il ricovero nella fase latente del travaglio è associato a più arresti di progressione dello stesso, incremento del numero di cesarei, maggior uso dell’ossitocina e di antibiotici per febbre intrapartum.
Gli studi non specificano se gli outcomes riflettono gli interventi associati con la precoce e lunga esposizione all’ambiente ‘ospedaliero’ o alla predisposizione di una ‘disfunzione’ nel travaglio tra le donne che ricevono assistenza durante la fase latente.
Altri studi.
Un trial controllato randomizzato (RCT) compara l’ammissione ospedaliera all’inizio del travaglio (immediate admission) con quella quando la donna è in travaglio attivo (delayed admission) trovando che le donne del secondo gruppo hanno un basso tasso dell’uso dell’epidurale e maggiore soddisfazione per meno tempo trascorso in travaglio e in sala parto.
Recentemente la Consortium for Safe Labor support ha rivisto la definizione di latent e active labour (ne abbiamo parlato pure in questo articolo). Contrariamente a quanto suggeriscono le linee guida che riconoscono la soglia di 4 cm come inizio della fase attiva, l’inizio dell’active labour per molte donne potrebbe non verificarsi sino a 5-6 cm.
Anche l’OMS ha affermato con le sue ultime linee guida sul parto questo.
Cosa fare pertanto?
Per le donne che sono in fase prodromica ma non ‘ammesse’ si raccomanda di creare, dietro un processo decisionale condiviso, un piano di attività self-care e di tecniche di coping.
Concordare comunque la ‘rivalutazione’ al momento di ogni contatto.
L’assistenza per le donne in questa fase potrebbe essere facilitata dall’avere un’unità alterativa dove possono riposare ed è possibile offrire tecniche di supporto prima di essere ammesse in unità di travaglio e di parto.
Spero l’articolo sia stato utile e completo.
Il viaggio circa l’assistenza al travaglio e al parto continua 😉
Rimani aggiornato/a iscrivendoti alla mia newsletter.
E alla prossima Review.
Marie C.
NOTA AL LETTORE: “Questa traduzione non è stato creata dal NICE che appunto non è responsabile per il contenuto o la precisione di quest’ultimo. L’edizione inglese originale sarà l’edizione vincolante e autentica “
Bibliografia e sitografia
Libro Pescetto, De Cecco, Pecorari, Ragni Ginecologia e ostetricia, IV edizione III ristampa 2006
https://www.nice.org.uk/guidance/cg190/resources/intrapartum-care-for-healthy-women-and-babies-35109866447557
Fai clic per accedere a co687.pdf

Ostetrica e Blogger.
L’informazione supportata dalle evidenze scientifiche consente la scelta informata e consapevole della Donna.
Grazie molto interessante
Grazie mille a te Amelia 🙂